Nel mondo le immagini acquistano sempre più capacità seduttive. Sembrano seguire una “vertigine della perfezione” governata dall’individuazione di una fedeltà al reale ostinatamente tecnica. Oppure anche il suo esatto contrario con un processo di totale deviazione, pronto a ripristinare un nuovo immaginario, immerso troppo stesso in tessuti di sottoculture.