Abbiamo creduto e crediamo nella necessità di una riflessione interdisciplinare sul modo in cui la città possa assumere nuove configurazioni pronte ad accogliere flussi di popolazioni che migrano da una parte del mondo ad un’altra e siano in grado di adattarsi e/o generare nuovi modelli abitativi. Una città che, recuperando l’idea antica di polis greca, possa nuovamente essere “sostanza di cose sperate”.