L’autore sostiene come l’abbandono del patrimonio edilizio, quando liberamente perseguito e non imposto da cause di forza maggiore, come accaduto nella recente pandemia, offra una interpretazione inedita del rapporto Architettura e Piano, nei termini della relazione Servo/Padrone. I rischi naturali e causati dall’uomo, le loro conseguenze e il loro impatto sulla società in termini di danno non possono essere eliminati, ma i limiti di tolleranza ai loro effetti possono essere aumentati riducendo così il livello di potenziale disastro.