“Negli ultimi 50 anni la nostra impronta ecologica, la misura del consumo delle risorse naturali, è incrementata del 190%. Creare un sistema più sostenibile richiede significativi cambiamenti nelle attività di produzione e consumo” (WWF, Living Planet Report 2018).
Negli ultimi decenni la crisi economica e le difficoltà di mercato hanno causato un abbandono progressivo di aree metropolitane (in primis le grandi aree produttive), che hanno perso la loro funzione d’uso e, insieme ad essa, la loro valenza come punto di riferimento per la memoria collettiva. Tuttavia la dismissione può essere un’opportunità culturale e creativa, l’occasione di una diversa declinazione del bene da parte del tessuto sociale e culturale, che riduca l’impronta ecologica e si prenda cura dei luoghi e della comunità.