Call Paesaggio Urbano 1/2025
URBANO / NOMADE
Il tema si colloca nell’ossimoro Urbano / Nomade, il quale apre all’opportunità di un confronto tra ciò che può essere definito nella contemporaneità come urbanus, (der. di urbs urbis «città»), fondato e strutturato, in rete e connesso, e ciò che è spirito errante e pensiero meditativo, linguaggio vagabondo ma anche adattato, mutevole e correlato, intersecando e interagendo, patrimonio tangibile e intangibile (quest’ultimo spesso nomade per definizione e in alcuni tratti sfuggente). Urbano vs Nomade, induce a sviluppare confronti come: standardizzato/adattativo, concentrazione/distrazione, identitario/inclusivo, superfluo/necessario. Inoltre tra Urbano e Nomade si viene a collocare e sviluppare anche un cambiamento di paesaggio: processi dinamici e in movimento rispetto a configurazioni stabili e definite in cui agiscono azioni conservative. Ricordando l’opera di Bruce Chatwin, come esemplificazione critica, si potrebbe individuare nella sua alternativa nomade, una visione della storia come continuità dialettica culturale tra civiltà e alternative naturali: nomadismo e insediamento, città e selvaggia solitudine, società e tribù. Approcci che dopo trent’anni dalla loro pubblicazione potrebbero essere da spunto per modelli interpretativi innovativi.
Una tematica quindi che può essere affrontata con molteplici approcci, tra storie di luoghi, di edifici e città, paesaggi e territori descrivendo il patrimonio culturale materiale ed immateriale con tecniche innovative, rendendo noti anche casi studio minori ma non per questo meno interessanti per la comunità scientifica. Si potranno così avere esempi di urbano in connessione con identità e nomade in contrapposizione come difformità così come approfondimenti tra il nomadismo tecnologico e le prassi consolidate di documentazione dei beni culturali.
Key dates
nvio paper per blind peer review: 24 marzo 2025
Comunicazione accettazione: 28 aprile 2025
Consegna del contributo esteso: 30 giugno 2025